Scopo di questa esercitazione è quello di allenare i giocatori ad arrivare, con scambi veloci al tiro.
Il giocatore in possesso palla passa al compagno posizionato nel cerchio di centro campo il quale riceve difendendo il pallone con il corpo; il primo giocatore effettua un movimento senza palla verso il birillo in fascia e riceve il passaggio di ritorno; il giocatore al centro del campo effettua uno smarcamento e taglia verso la porta. Dopo la ricezione il giocatore in fascia deve eseguire un dribling per saltare il birillo e mettersi in condizione ideale per effettuare un passaggio filtrante verso il compagno che sta tagliando, il quale come riceve il passaggio effettua un tiro di prima intenzione.
Successivamente è possibile aumentare le difficoltà mettendo al posto dei birillini due difensori da prima passivi e poi eventualmente che possono, solo dopo la ricezione della palla da parte dell'attaccante, effettuare la parte difensiva.
Chiaramente in questa esercitazione l'allenatore deve richiedere per prima cosa la precisione nei gesti tecnici e successivamente la velocità di esecuzione.
BUON DIVERTIMENTO
Come sempre per chi è in possesso del software Mc Campetti e volesse ricevere il file sorgente di questa esercitazione può scrivermi a pachmala@gmail.com
Per chi volesse acquistare il software può cliccare qui:
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Il blog per gli amanti del calcio e del Calcio a 5. Qui potrai trovare delle belle esercitazioni, se hai il software MC Campetti di Hosand Technologies potrai richiedere di avere le esercitazioni nel formato originale per caricarle sul tuo software.
sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
Abbattiamo i Birilli
Un'altro esercizio adatto ai più piccoli.
Come sempre quando lavoriamo con i più piccoli, secondo me, la regola è imparare dievertendosi.
Questa esercitazione sostanzialmente è una gara a squadre con una combinazione di vari gesti tecnici.
Scopo dell'allenatore, oltre chiaramente a lavorare sui gesti tecnici, è quello di rendere interessante l'esercitazione quindi diventa importante assegnare un punteggio o dare uno scopo all'esercitazione, in questo caso la prima squadra che abbatte tutti i birilli vince.
Come si svolge: due squadre con un medesimo percorso, si parte in conduzione passando tra i birilli, quando si arriva in prossimità della linea, tra i due paletti, si effettua uno stop e a palla ferma si effettua un tiro con lo scopo di abbattere più birilli possibili; il giocatore che effettua il tiro deve recuperare la palla effettuare una nuova conduzione fino ai paletti ed effettuare un passaggio al proprio compagno di squdra che prosegue; come detto la prima squadra che abbatte tutti i birilli vince.
Man mano che si prosegue si possono aumentare le difficoltà, ad esempio avvicinando i birilli per la conduzione ecc.
Come avete visto con un semplice gioco è possibile allenare una conduzione, il controllo della palla, il passaggio/tiro ecc.
Non mi sembra poco........
BUON DIVERTIMENTO
Come al solito ricordo a tutti i possessori di MC Campetti che in caso siano interessati a questa esercitazione posso scrivermi a pachmala@gmail.com gli inviero i file sorgenti.
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Variabilita della frequenza cardiaca parte 1
VARIABILITA’ DELLA
FREQUENZA CARDIACA
Prendendo spunto dall'articolo del post precedente ho deciso
di iniziare a parlare di variabilità
della frequenza cardiaca.
Per cominciare credo sia necessario fare un po' di teoria e
mettere alcuni punti fermi, se no finisce che non ci si capisce.
La Variabilità della
Frequenza Cardiaca (conosciuta anche come HRV=Heart Rate Variability) è la naturale variazione nel tempo che
intercorre tra un battito del cuore ed il successivo. Questa è la definizione
difficile. Cercherò di renderla in parole più semplici.
Forse non a tutti è noto che i battiti del cuore non sono
regolari come quelli ad esempio di un metronomo, infatti se noi abbiamo una
frequenza di 60 battiti al minuto, non significa che il cuore batte una volta
al secondo, ma che facendo la media (quella cosa per cui se siamo in due e io
mangio un pollo, ne abbiamo mangiato 1/2 a testa) nel minuto abbiamo 60
battiti. E' chiaro quindi che il tempo che passa tra un battito e l'altro è
differente (parliamo di millisecondi).
La variabilità della frequenza cardiaca non è altro che la
variazione di questo tempo tra un battito e l'altro.
Quindi per poterla analizzare, dobbiamo misurare in modo
molto accurato questo tempo (ribadisco che sono variazioni dell'ordine di
millisecondi).
Ma cosa intendiamo esattamente per battito?
Guardiamo la figura:
Ho ripreso l'immagine di un tracciato ECG
(elettrocardiogramma),i picchi più alti del segnale, quelli che sono
immediatamente riconoscibili, sono chiamati
PICCHI R. Tecnicamente con R si indica il picco del complesso QRS di
un'onda ECG (questa è la definizione precisa). Il picco R è quello normalmente
rilevato dai cardiofrequenzimetri per misurare la frequenza cardiaca.
Tornando alla variabilità, va quindi misurato il tempo che
passa tra un picco R e il successivo (per i più tecnici: utilizzando la modalità RR).
Adesso non mi soffermo troppo su quali strumenti siano più
adatti per effettuare queste misure, ci tornerò magari più avanti, mi preme
però sottolineare che non tutti i cardiofrequenzimetri sono sufficientemente
precisi per rilevare questa misura, in quanto la maggior parte non misurano in
modalità RR, ma si limitano a fare una media dei valori di frequenza cardiaca
ricevuti.
Chiarito che cos'è la Variabilità della Frequenza Cardiaca, ci
chiediamo: ma a cosa serve analizzarla?
Bè, tanto per cominciare è intuitivo che qualsiasi attività
svolta dal nostro corpo necessita di ossigeno e nutrienti da trasformare in
energia. Per trasportarli in ogni parte del nostro corpo, viene utilizzato il
sangue come veicolo. A sua volta il sangue viene pompato dal cuore. Più la
richiesta di energia è elevata, più il cuore deve pompare sangue. Ma come fa il
cuore a capire quando accelerare o rallentare?
A questo scopo provvede il sistema nervoso periferico, con
due 'sensori' diversi: il sistema SIMPATICO
che fa accelerare il battito cardiaco e il sistema
PARASIMPATICO, che lo fa rallentare.
Analizzare la variabilità serve a capire quali di questi due
sistemi sia al lavoro, cioè come il sistema simpatico e parasimpatico stiano
collaborando per regolare le funzioni fisiologiche del nostro corpo.
Infatti lo stato di questi sistemi ci dà indicazioni sulla
capacità e sul tipo di adattamento del nostro corpo ad uno stimolo esterno.
Questa capacità viene comunemente chiamata
REAZIONE DA STRESS.
L'adattamento, sia in senso positivo che negativo, dipende
dal grado di disturbo di questi meccanismi.
Proviamo a capire meglio con un esempio pratico: se svolgo una vità sregolata e molto
stressante l'analisi della variabilità mi segnalerà un'attivazione del sistema
simpatico (chiaramente effettuando un test fatto in determinate condizioni che
vedremo più avanti).
Se invece ho un buon stile di vita, tendenzialmente
regolare, vedrò che il sistema simpatico e parasimpatico sono in equilibrio (si
dice situazione di omeostasi).
Le modalità del test le vedremo più avanti.
A questo punto
possiamo cominciare a capire che l’HRV può darci preziose informazioni sullo
stato generale del nostro corpo in un dato momento.
Dopo tutte queste informazioni, forse è meglio fare un po'
di pausa.
Nel prossimo post cercherò di entrare un po' di più nel
merito dell'analisi vera e propria, parlando delle metodologie e cercando di
capire come ottenere informazioni corrette e utili.
Se avete dubbi, domande o consigli, lasciate pure un
commento. Cercherò nelle mie possibilità di rispondervi.
Ciao e alla prossima.
Nel caso vogliate avere maggiori info sul minicardio, cardio frequenzimetro idoneao alla misura della frequenza cardiaca per l'analisi del HRV cliccate qui:
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giovedì 28 novembre 2013
Serie di passaggi con tiro finale
In questa eserciatazione, all'apparenza semplice, vengono esercitati almeno quattro gestiti tecnici:
Conduzione della palla, passaggio, ricezione e tiro di prima intenzione.
Partiamo dallo svolgimento.
Vengono creati due circuiti uguali sulle fasce del campo, con dei paletti messi in posizione orizzontale (consigliabile mettere due paletti uno attaccatto altro), il giocatore più esterno parte in conduzione e al primo spazio libero effettua un passaggio al giocatore di fianco che continua in conduzione e nello spazio libero successivo ripassa la palla; in questo modo all'ultimo paletto la palla si trova nei piedi del giocatore in fascia che deve effettuare un passaggio filtrante al compagno per permettergli di effettuare un tiro di prima intenzione. All'esterno del campo, sulla linea di fondo, si posiziona un terzo giocatore a circa due metri dalla porta che, nel momento in cui il giocatore esterno riceve l'ultimo passaggio dal compagno, effettua uno scatto verso la porta in orizzontale e non appena toccato il palo può entrare in campo per cercare di andare a impedire il tiro.
Alla fine dell'esercizio vengono scambiati i ruoli prima di incominciare la serie di ritorno (che si deve svolgere con le stesse modalità di quella di andata), quindi il giocatore che tira si ferma a fare il difensore il giocatore in fascia diventa interno ovvero chi effettua il tiro e il difensore diventa giocatore di fascia.
Lo scopo di questa esercitazione è riuscire a fare goal o comunque tirare correttamente in porta quindi tutti i gesti tecnici devono essere eseguiti correttamente. Per i più piccoli oltre a lavorare sui gesti tecnici ( scegliendo almeno all'inizio di non inserire il difensore) serve a insegnare il corretto angolo di passaggio.
Buon divertimento.
Come al solito vi ricordo che per i possessori del software MC Campetti che desiderano ricevere i file sorgenti di questa esercitazione possono scrivere a pachmala@gmail.com
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mercoledì 27 novembre 2013
uno contro uno con vertice
Un esercitazione per allenare l'uno contro uno e la fase difensiva.
Si parte con tre giocatori in campo il portiere passa palla al giocatore A il quale effettua un passaggio a C e va a sistemarsi in posizione di vertice a centro area. C effettua una conduzione di palla, nello stesso tempo B gli va incontro fungendo da difensore subendo un 1 contro 1 da C. C ha la possibiltà di saltare B e tirare ( in questo caso il tiro deve essere effettuato all'interno dell'area) oppure può appoggiarsi su A, il quale può effettuare due tocchi per restituire il pallone a C che a due tocchi per effettuare il tiro.
Un primo scopo di questa esercitazione è quello di allenare il giocatore a leggere la situazione e di conseguenza decidere in maniera opportuna, chiaramente poi l'esecuzione in maniera precisa dei vari gesti tecnici sarà fondamentale per arrivare a concludere a rete in maniera efficace.
A discrezione dell'allenatore aumentare o diminuire i tocchi per il vertice e per C al momento di ricezione del passaggio di ritorno;
A fine esercizio i tre giocatori effettuano una rotazione scambiandosi i ruoli.
BUON DIVERTIMENTO.
Ricordo che per chi fosse in possesso del software MC Campetti e vuole ricevere il file sorgente di questa esercitazione può scrivere a pachmala@gmail.com
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martedì 26 novembre 2013
settore giovanile e la tecnologia.....
Oggi sfogliando un giornale ho trovato un articolo interessante, si parla del progetto Milan Lab Junior e dell'uso della variabilità delle frequenza cardiaca, riporto la foto dell'articolo:
Ho trovato questo articolo su una rivista di settore.
Leggerlo mi ha fatto pensare a come potrebbe cambiare il settore giovanile se
si potesse portare veramente la tecnologia al servizio delle squadre, anche di
quelle più piccole.
Per questo voglio aprire all'interno di questo blog una
nuova serie, cercando di fare informazione sull'uso della tecnologia, non solo
come valutazione della prestazione (che comunque ritengo importante), ma anche
come strumento per controllare il benessere del bambino di cui noi siamo
responsabili, per lo meno per quanto riguarda la crescita sportiva (ma mi viene
da dire: non solo).
Quindi, proprio prendendo spunto da questo articolo, nei
prossimi post vorrei cercare di parlare di variabilità della frequenza
cardiaca, cercando di affrontare l'argomento a 360 gradi e valutando anche come
con poco si possa far aumentare il fatturato di un settore giovanile.
Quindi non mancate di seguire i nuovi post sull'utilizzo
della tecnologia nel settore giovanile.
Buona Lettura.
.
Per acquistare o avere maggiori informazioni sul Minicardio potete cliccare qui:
Libera Esercitazione D
Questa esercitazione, tipologia D, si pone l'obbiettivo di insegnare ai giocatori a liberare lo spazio in fascia per dar modo al compagno di effettuare un cambio di gioco, cercando di far apprendere i tempi corretti di esecuzione.
L'azione parte sulla fascia dove il giocatore A, dopo aver effettuato una breve conduzione, cerca un passaggio a B che si sta inserendo in castello, il quale scarica immediatamente a C; dalla parte opposta alla ricezione di B, E libera lo spazio per favorire l'inserimento di D che cerca di ricevere il cambio di gioco effettuato dal compagno C subito dopo la ricezione del passaggio di B.
L'esercitazione va ripetuta ritmicamente alternando il lavoro sulle due fasce.
Dove andiamo a lavore:
Strategia: Scavalcare
Principi di gioco: Ampiezza e profondità
Gesti tecnici allenati: Calciare e ricevere
BUON DIVERTIMENTO
Ricordo che chi fosse in possesso del software Mc Campetti e fosse interessato a ricevere i file sorgenti di questa esercitazione può inviarmi una mail a pachmala@gmail.com
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lunedì 25 novembre 2013
Gara di conduzione e tiro
Esercitazione per i più piccoli, primi calci e pulcini.
Come al solito in queste categorie per ogni esercitazione l'aspetto ludico è fondamentale.
Questa esercitazione mi sembra un bel modo per allenatore alla conduzione e al calciare la palla, in maniera divertente.
Si dividono i bambini in due squadre e si dispongono due file di quattro birilli sul campo con una porticina a distanza di 5 - 6 metri dalla fine dei birilli.
Al via dell'allenatore i due bambini devono partire dal primo birillo in orizzontale e eseguire una conduzione andata e ritorno in mezzo ai birilli; Conclusa la fase di conduzione prima di superare i due birilli posti in orizzontale devono effettuare un tiro verso la porticina cercando di segnare. Dopo di che devono andarsi a posizionare nella fila opposta a quella di partenza.
Per ogni coppia di giocatori che effettuano il percorso viene convalidato il goal del primo giocatore che segna che porterà un punto alla propria squadra.
A discrezione dell'allenatore il tempo di durata dell'esercitazione, chiaramente tutti i componenti di entrambe le squdre devono effettuare la conduzione partendo da entrambe le posizioni almeno una volta.
BUON DIVERTIMENTO
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domenica 24 novembre 2013
Allenamento portiere calcio a 5 con ostacoli
Esercitazione adatta ad allenare la reattività del portire.
Vengono posizionati due percorsi agli estremi opposti della porta, uno con tre cinesini l'altro con tre ostacoli; l'allenatore si posizione al limite dell'area; il portire deve effettuare uno slalom tra i ciensini alla massima velocità all'uscita dello slalom l'allenatore lancia la palla e il portiere deve cercare di bloccarla, quindi ritornare in posizione e effettuare il secondo percorso saltando i tre ostacoli all'uscita l'allenatore effettua un tiro e il portiere deve cercare di bloccarlo o comunque deviare il pallone.
I due percorsi vanno eseguiti in successione alla massima velocità, quindi di consiglia si lasciare qualche un tempo di recupero alla fine di ogni serie. Dopo i primi percorsi si cerca di aumentare la difficoltà lanciando il pallone più angolato e sopratutto lasciando al portiere meno tempo tra l'uscità del percorso e la parata.
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sabato 23 novembre 2013
Non mi prendi
Lo scopo di questa esercitazione è quello di iniziare a far comprendere ai Bambini lo spazio e la conseguente scelta da effettuarsi a seconda se occupato o meno.
In questo caso i bambini devono condurre la palla il più velocemente possibile attraversando uno spazio occupato da un avversario il quale può muoversi solo in orizzontale.
Quindi il giocatore che conduce deve fare la giusta scelta per muoversi velocemente all'interno di uno spazio libero.
Per avere maggiore efficacia dall'esercitazione diventa importante improntare la stessa sotto forma di gioco.
I giocatori in possesso palla partono contemporaneamente e devono condurre cercando di evitare gli interventi dei difensori frontali posti a distanze diverse, e arrivare dall'altra parte del campo senza farsi toccare dai difensori alle loro spalle, i quali partono con un ritardo deciso dall'allenatore e devono superare un'ostacolo prima di poter mettersi all'inseguimento dei compagni.
Chi conduce palla può scegliere la direzione che vuole chiaramente la scelta dovrà essere fatta in considerazione del fatto che deve metterci meno tempo possibile ad arrivare dalla parte opposta e quindi deve evitare i difensori ma nello stesso tempo limitare al massimo la distanza percorsa con la palla. I difensori che seguono possono andare a toccare solo l'attaccante davanti a loro in fase di partenza.
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Alleniamo la diagonale difensiva
Un altra esercitazione per allenare la fase di difesa.
In questo caso i difensori sono in pressione e lo scopo di questa esercitazione è quello di allenare gli stessi ad una corretta diagonale difensiva.
Si gioca su un campo ridotto da 28 x 20 metri una partita tre contro tre più il portiere, più due pivot fissi alle spalle di ogni porta. La regola fondamentale per chi attacca è la possibilità di imbucare palla solo in diagonale sui due Pivot. Una volta ricevuto palla il pivot ha la possibilità di effettuare massimo due tocchi per scaricare palla ad un compagno.
Per renedere più interessante la partita e di conseguenza l'esercizio possiamo dare un punteggio alle squdre; 2 punti per l'imbucata, eseguita in maniera corretta, e se dopo l'imbucata e il conseguente scambio la squadra segna a questo punto vengono assegnati 3 punti.
Si può prevedere una durata di esercizio di 15 minuti totali con tre partite da 5 minuti.
In questo caso la difesa deve cercare di impedire l'imbucata, se questa poi avviene deve adeguarsi alla situazione e cercare di impedire al pivot di effettuare lo scambio con uno dei suoi compagni.
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venerdì 22 novembre 2013
Alleniamo la pressione
ESERCITAZIONE PER LA DIFESA
Questa esercitazione si svolge 4 contro 4 più i portieri; altri due giocatori sulle fasce hanno la funzione di Jolly. L'azione deve essere conclusa con un tiro in porta; in caso di calcio d'angolo quest'ultimo non viene battuto ma si riparte con una rimessa nella propria meta campo.
I difensori devono fare pressione nella meta campo avversaria sul portatore di palla e sui due compagni. Gli attaccanti per uscire dalla pressione devono passare la palla a uno dei due jolly; avvenuto lo scarico, chi passa la palla va ad occupare la posizione del jolly che entra in gioco.
I difensori, appena avvenuto lo scambio tra i due attaccanti, si devono riposizionare velocemente per impedire agli attaccanti di superare la metacampo e andare al tiro.
Questa esercitazione ha lo scopo aumentare la capacità di coordinazione tra i 4 difensori durante la fase di pressione sul portatore di palla. Infatti affinche sia efficace occorre attuare principi di copertura, di controllo degli spazi in funzione di palla e avvaersario; oltre a questo pee avere una buona efficacia occorre la comunicazione costante tra gli appartenti al quartetto in campo.
BUON DIVERTIMENTO
RICORDO CHE CHI FOSSE IN POSSESSO DEL SOFTWARE MC CAMPETTI PUò RICHIEDERMI VIA MAIL IL FILE ORIGINALE DELL'ESERCITAZIONE.
INDIRIZZO pachmala@gmail.com
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Chi primo arriva
Una proposta secondo me adatta a tutte le categorie del settore giovanile, dagli esordienti in su.
Tempi di esecuzione ristretti massimo 10-20 secondi.
Campo di esecuzione piccolo 10 - 15 metri.
Due giocatori si piazzano al centro del terreno di gioco e altri due ai due lati opposti. Il Mister segnala il gioco indicando quale dei due giocatori laterali metterà in gioco la palla; questo potrà eseguire un cross alto o un passaggio basso con direzione centro del campo. I due giocatori dovranno decidere come muoversi per cercare di raggiungere la palla prima del proprio avversario e concludere a rete (indifferente in quale porta); chi prima raggiunge la palla cerca di fare goal il secondo deve difendere la porta.
BUON DIVERTIMENTO
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1 contro 1 a chiamata
Un esercitazione che a prima vista potrebbe sembrare solo per il settore giovaline, penso che a molti faccia venire in mente i bei tempi di quando si giocava per strada.
Ma in realta se la si guarda con occhio critico e se si impongono delle regole molto strette, questa esercitazione potrebbe essere usata anche per le prime squadre.
Partendo con palla al centro del campo e con un tempo massimo di 10 secondi - 15 secondi per concludere l'azione i giocatori sono obbligati ad effettuare un primo scatto per conquistare palla, ma fino a quando non la conquistano non sapranno se il loro ruolo sarà difesa o attacco; quindi dovranno porre la massima attenzione al comando di partenza, che sarà casuale, e dovranno avere un'ottimo controllo al loro arrivo sulla palla (in alternativa anche se arrivassero per primi la perderebbero subito). Quindi sicuramente è un'allenamento divertente ma, a mio parere, è un esercizio decisamente allenante.
Successivamente può essere introdotta un'ulteriore difficoltà; invece di avere palla ferma al centro del campo, è l'allenatore che contestualmente alla chiamata del numero lancia la palla al centro del campo.
BUON DIVETIMENTO
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venerdì 15 novembre 2013
Chiuso
Con questa esercitazione alleniamo la conduzione della palla e la cognizione dello spazio da parte del bambino.
Infatti il primo giocatore deve superare in conduzione palla uno spazio e viene affrontato dal difensore, a questo punto deve eseguire un cambio di direzione difendendo palla e scaricare sul terzo giocatore che di fatto è il vertice.
Posso essere inserite due varianti la prima è la chiamata della parola chiave "Chiuso", da parte dell'allenatore, nel momento in cui il difensore raggiunge l'attaccante. Per aumentare ulteriormente le difficoltà, successivamente, la parola chiave può essere chiamata dal giocatore Vertice.
BUON LAVORO.
Come al solito, per tutti i possessori di Mc Campetti di Hosand, a disposizione per inviare il file originale dell'esercizazione ( se interessati scrivetemi a pachmala@gmail.com ).
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